Comfort termico e benessere psicologico: quale collegamento?

Non parliamo solo di sentire caldo o freddo in un determinato ambiente: è molto di più.

Dall’umore, alle prestazioni, alla salute mentale: riconoscere gli effetti della giusta temperatura sulla nostra salute fisica e sul nostro benessere psicologico fa davvero la differenza.
Quando parliamo di comfort termico, quindi, dobbiamo tenere presente il suo ruolo nel nostro benessere a 360 gradi.

Qual è quindi una temperatura considerata “salutare” per gli ambienti in cui viviamo e lavoriamo tutti i giorni?
Anche se non esiste un valore universale, una temperatura interna attorno ai 20°C può essere considerata una buona media, fatta eccezione per le camere da letto, dove le temperature dovrebbero restare un po’ più basse, per garantire un riposo ottimale e il benessere del sonno.

Il Rapporto Healthy Office della Polish Building Association ha sottolineato come esista una correlazione fra comfort termico e benessere psicofisico anche negli ambienti lavorativi: umore, efficienza e produttività delle persone sul posto di lavoro sono aspetti ampiamente influenzati dalla temperatura degli uffici. Se poi pensiamo ai lunghi periodi in cui si è utilizzata la modalità di lavoro in smart working e le modalità ibride che si sono in seguito diffuse, tutto questo deve essere preso in considerazione anche per gli ambienti domestici.

Insomma, non è solo una questione di numeri e regolazioni di temperatura: dietro al comfort termico c’è tutta un’altra storia.
Approfondiscila con noi e lasciati guidare dai nostri consulenti per trovare il tuo benessere a 360 gradi.

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